NOME | ALOI VINCENZO |
PERIODO | XX secolo |
LUOGO E DATA DI NASCITA | Pizzo, 24 agosto 1886 |
LUOGO E DATA DI MORTE | Catanzaro, 5 aprile 1952 |
OPERE | 1924: – Rendiconto clinico – statistico 1926: – Idrope della cistifellea e calcolosi del coledoco senza sintomi – Su due casi di tumori del bacino – Contributo allo studio della gangrena spontanea – Ano vaginale profondo. Plastica del retto, dell’ano e della vagina, perineorafia. Guarigione – Un caso di aneurisma arterovenoso dell’omerale : contributo – Tumori addominali di difficile – Resezione della scapola per encondromixoma – Su di un osteo-condro-mieloma dell’omero – Per la patogenesi d’un dito 1927: – Voluminosa cisti mesenterica multiloculare – Contributo allo studio delle fistole bibliari : nota clinica preliminare – Un caso di aneurisma multiplo 1928: – Considerazioni su 100 casi di blastoma 1929: – Sarcoma primitivo dei due testicoli – Sulla tubercolosi addominale latente 1931: – Su di un caso di teratoma in adulto simulante una spina bifida 1942: – Resoconto statistico per gli anni 1931-41 |
BIBLIOGRAFIA | Galati V. G., Gli scrittori della Calabria, Firenze 1928 p. 100 |
BIOGRAFIA
Si laureò in medicina e chirurgia presso l’università di Napoli col massimo dei voti.
Nel 1912 vinse per concorso il posto di assistente ordinario negli Ospedali Uniti.
Lavorò come interno nell’istituto di chimica fisiologica e per due anni consecutivi nell’istituto di anatomia patologica dell’università di Napoli, ove completò e consolidò la sua cultura.
Si abilitò per titolo alla libera docenza in patologia speciale chirurgica dimostrativa e tenne il corso regolare sempre nell’università di Napoli.
Nell’ottobre 1923 vinse il posto di chirurgo primario dell’ospedale civile di Catanzaro e nell’anno successivo assunse la direzione dello stesso nosocomio, dove realizzò il primo reparto infantile di chirurgia ortopedica dell’intero Mezzogiorno, dopo Napoli.
Nel 1925 costituì una sezione provinciale contro il cancro.
Fu collaboratore del giornale “Gli annali italiani di chirurgia” e redattore de “La Gazzetta Medica Napoletana”.