NOME | ASTORINO TOMMASO ANTONIO (ELIA) |
PERIODO | XVII secolo d. C. |
LUOGO E DATA DI NASCITA | Cirò, 5 gennaio 1651 |
LUOGO E DATA DI MORTE | Terranova di Sibari, 4 aprile 1702 |
OPERE | De Vitali oeconomia foetus in utero Elementa Euclidis nova methodo demonstrata Apollonii Pergei conica integritati suae ac nitori restituta De potestate S. Sedis apostolicae De vera Ecclesia Christi disciplina Philosofia symbolica Ars Magna Pythagorica Decamerone Pittorico Commentaria ad scientiam Galilei de triplici motu De recto regimine Catholicae hierarchiae De vita Christi Apologia pro fide catholica |
BIBLIOGRAFIA | Accattatis L., Le biografie degli uomini illustri di Calabria, II, Cosenza 1870, pp.300-302 Galati V. G., Gli scrittori della Calabria, Firenze 1928, pp. 247-258 Gallo F., I Grandi Medici calabresi da Alcmeone a Dulbecco, Cosenza 2013 |
BIOGRAFIA
Il padre Diego era medico.
A 16 anni entrò nell’ordine dei Carmelitani e prese il nome di Elia.
Studiò filosofia e medicina a Napoli e teologia a Roma.
Imparò le lingue orientali.
Nel 1680 divenne reggente degli studi e lettore di filosofia e teologia nel Convento dei Carmelitani a Cosenza, divenendo propagatore della filosofia moderna.
Per tale motivo si recò a Penne in Abruzzo, a Roma, Bari, Zurigo, Basilea, Heidelberg e Malburgo, dove diventò Vice Prefetto dell’Università.
Successivamente si recò a Grominga (Germania), dove si laureò in Medicina nel 1686.
Nel 1689 tornò in Italia a Roma, e dopo diversi spostamenti giunse a Siena, dove nel 1691 fu nominato Lettore presso l’Accademia dei Nobili Senesi.
Durante questi viaggi conobbe e divenne amico di Francesco Redi.
Nel 1693 ritornò a Cosenza, dove trascorse gli ultimi anni intervallati da viaggi a Napoli.
Morì nel 1702 a Terranova di Sibari, dove svolgeva funzione di custode della biblioteca del Principe