Giglio Luigi (Aloisio Lilio)

Aloisio Lilio

NOME GIGLIO LUIGI (ALOISIO LILIO)
PERIODO XVI secolo d.C.
LUOGO E DATA DI NASCITA Cirò, 1510 circa
LUOGO E DATA DI MORTE Cirò, 1575
OPERE Calendario Gregoriano
BIBLIOGRAFIA Accattatis L., Le biografie degli uomini illustri di Calabria, II, Cosenza 1870, pp. 42-46
Amodeo A.F., Aloysius Lilius, Atti del Convegno, Cirò 2010
De Lorenzo A., Monografie di Storia Reggina e Calabrese, Morello, 1888
Gallo F., I Grandi Medici calabresi da Alcmeone a Dulbecco, Cosenza 2013
Mezzi E., Vizza F., Luigi Lilio medico astronomico e matematico di Cirò, Reggio Calabria 2010

BIOGRAFIA

Luigi Giglio, medico e astronomo (chiamato anche Lilio o Aloisio Lilio o Alvise) nacque a Cirò probabilmente nel 1510 da una famiglia non ricca. Alfredo Gradilone nella “Storia di Rossano” sostiene che il nonno di Luigi aveva sposato una Telesio di Cosenza e che una nipote di Luigi, Livia Giglio, sposò un Giovanni Amarelli.
I dati anagrafici e biografici di Antonio e Luigi Giglio e della loro famiglia sono assolutamente carenti o completamente assenti. A causa dell’incuria degli uomini ed anche per gli avvenimenti rovinosi e delle guerre che si sono succedute, i registri parrocchiali risalgono al seicento mentre i registri anagrafici comunali sono posteriori e risalgono ai primi dell’800. La monumentale Enciclopedia Cattolica serve; “Aloisius Lilius, principal author of thè Gregorian Calendar, was a native of Ciro or Ziro in Calabria…” Cristoforo Clavio, il più autorevole astronomo della congregazione di riforma del Calendario, che lavorò con Antonio Giglio e che, quasi certamente, conobbe Luigi, scrisse nel 1603: “Solus Aloysius Lilius Hipsichroneus rem feliciter et non sine Dei Optimi Maximi benignitate assecutus est”.
Luigi, insieme con l’inseparabile fratello Antonio e con l’amico e coetaneo Gian Teseo Casopero, vennero avviati allo studio della filosofia e delle lettere dallo zio materno di quest’ultimo dotto umanista, il decano Antonino Spoletino, canonico della chiesa di S. Maria de Plateis di Cirò (in amicizia con i Carafa) e di un altro celebre umanista Nicola Salerno che insegnava a Rovito, in provincia di Cosenza.
L’influenza di Casopero su Luigi è da amico e coetaneo, (sono infatti nati rispettivamente nel 1509 e 1510) che ne conosce le inclinazioni scientifiche e gli studi. Ciò è confermato dalle esortazioni a proseguire gli studi contenute nell’unico documento conosciuto, la celeberrima lettera del 23 gennaio 1532. Luigi conobbe e frequentò Girolamo Tagliavia (1448-?) celebre astronomo calabrese studioso dei massimi sistemi che riprese gli studi di Filolao sul moto della terra.
Successivamente, seguendo il flusso verso Napoli dei giovani calabresi desiderosi di proseguire gli studi a livello universitario, a vent’anni circa, Luigi insieme con il fratello Antonio frequentarono i corsi di medicina dell’Ateneo Napoletano non trascurando la loro passione per la matematica e l’astronomia. Probabilmente per problemi economici, Luigi trovò lavoro presso i principi Carafa, feudatari di Ciro, che vivevano sfarzosamente a Napoli.
Egli, ancora a Napoli nel 1532, nel palazzo di Pizzofalcone alla corte dei Carafa della Spina, conti di Santa Severina e signori di Ciro, seguendo i consigli dell’amico G.T. Casopero, che evidentemente conosceva la portata dei suoi studi, si avviò a cercare dei patrocinatori per la sua opera.
Luigi, probabilmente, conseguì la laurea in Medicina ma dei suoi studi a Napoli non vi è traccia. Ogni ipotesi sul percorso di studi è solamente dedotta ma è necessario tener presente che, a quel tempo, molti corsi erano tenuti in forma privatistica anche nelle abitazioni familiari dei docenti e, comunque, non sempre i corsi si concludevano con l’acquisizione del titolo ufficiale e con l’esame di idoneità che a quel tempo si sosteneva presso l’Almo Collegio Salernitano. Tutti gli autori del tempo e perfino Gregorio XIII fanno riferimento alla professione medica dei fratelli Giglio.
Antonio e Luigi Giglio conclusero gli studi in Medicina non tralasciando di coltivare la passione per la matematica e l’astronomia e di frequentare circoli culturali ed accademie. Secondo Accattatis Luigi esercitò la professione di Medico a Ciro per un certo tempo ma di ciò non vi sono prove.
Luigi si fece apprezzare per i suoi studi in astronomia discutendo e confrontando i risultati delle sue proposte per la risoluzione degli errori accumulatisi con il calendario voluto da Giulio Cesare (46 a.C.) e che fin dal concilio di Nicea (385 d.C.) aveva impegnato i più grandi astronomi nel corso delle varie epoche senza che potessero essere risolti.
Il Cardinale Sirleto molto legato al Cardinale Cervini, futuro papa Marcello II, tanto da frequentare assiduamente casa Cervini, introdusse e promosse Luigi a tal punto che lo stesso Cardinale Cervini con una lettera del 25 dicembre 1552 sollecitò Sirleto perché aiutasse Aluigi Gigli, stimato studioso e docente, ad ottenere un aumento dell’appannaggio come lettore di medicina presso la Facoltà di Medicina, Filosofia ed Arti dell’Università di Perugia.
A Roma Luigi ed il fratello Antonio frequentarono un cenacolo di intellettuali che si riuniva sotto l’egida dell’Accademia “Notti Vaticane” fondata e animata dal Cardinale calabrese Guglielmo Sirleto e dal Cardinale Carlo Borromeo. Il “dottissimo” Sirleto, buon amico di B. Telesio, e la cerchia di letterati da lui guidata verosimilmente, influirono e incoraggiarono il giovane Luigi. Egli in questo periodo completa il manoscritto che illustra la sua straordinaria intuizione che diventa oggetto di discussione tra esperti di matematica ed astronomia ma non ha il tempo di seguirne il destino perché muore nel 1574 o poco prima.