Ruffo Giordano

NOME RUFFO GIORDANO
PERIODO XIII secolo d.C.
LUOGO E DATA DI NASCITA Cosenza, 1213 circa
LUOGO E DATA DI MORTE  1257
OPERE Incipit Liber Manescalchiae Maristallae domini Federici Imperatoris
BIBLIOGRAFIA Accattatis L., Le biografie degli uomini illustri di Calabria, I, Cosenza 1870, p.155
Rombolà F., Storia della Chirurgia in Calabria dal V al XX secolo, 1989
Russo F., Medici e veterinari calabresi, secoli VI-XV, 1962

BIOGRAFIA

Proto-veterinario, autore di un celebre trattato di mascalcia.
Era nipote di Pietro Ruffo, importante funzionario di Federico II, e cugino o fratello di Folco Ruffo, poeta della scuola siciliana.
Federico II di Svevia, nel 1239, lo nominò castellano, destinandolo all’ufficio di Montecassino.
Lavorò al servizio personale del re in qualità di maniscalco: fu nominato miles in mare stalla, ufficiale di secondo ordine negli allevamenti imperiali.
Condivise la fine tragica dello zio Pietro, che aveva tradito la causa degli Hohenstaufen schierandosi con papa Alessandro IV, contro Manfredi.
Quest’ultimo condannò a morte Pietro, mentre era in esilio, e lo fece uccidere nel 1257 a Terracina, mentre Giordano fu accecato e morì poco dopo in seguito alle ferite riportate agli occhi.
Giordano è famoso per il suo trattato di ippiatria, opera di grande successo, scritta inizialmente in lingua latina, ma che venne sicuramente tradotta in altre lingue romanze, oltre che in ebraico.