Microscopio. Carl Zeiss di Jeva.

Una base a ferro di cavallo e una corta colonna sostengono un braccio incernierato che può essere inclinato e bloccato.

Il tavolino portapreparati, firmato Carl Zeiss Jena e con marcato “Nr.27529” è quadrato e munito di traslatore, per muovere il preparato con precisione, provvisto di due scale millimetriche ortogonali, con divisioni rispettivamente da 0 a 100 e da 0 a 40, entrambe dotate di nonio.

Lo strumento ha un condensatore doppio di Abbe con diaframma ad iride e vetrino opaco per diffondere la luce appoggiato su un telaio incernierato al condensatore. Manca lo specchio.

Il tubo del microscopio, firmato Carl Zeiss Jena e  marcato “Nr.214934” è dotato di un sistema di pignone dentato e cremagliera con una coppia di manopole per la messa a fuoco, una delle quali ha un tamburo graduato da 0 a 50 per regolare la messa a fuoco micrometrica.

Presenta tre obbiettivi:

  • il primo firmato Carl Zeiss Jena marcato “D 6369540 0,65 0,17”;
  • il secondo, anch’esso firmato Carl Zeiss Jena recante la scritta “Homogene Immersion 1/12 20208” e “1,8 mm n.A. 1.25”;
  • il terzo marcato “10×0.30 N155”.

Corredano il microscopio due oculari, tre lenti di cui una marcata “ELFITZ WETZIAR”, e un secondo condensatore firmato Carl Zeiss Jena e marcato “Kardioid-Kond 1942 27459”, il tutto conservato in una scatola.

Dotato della confezione originale.

(Donazione Prof. Focà).