NOME | LA CAVA FRANCESCO |
PERIODO | XX secolo d.C. |
LUOGO E DATA DI NASCITA | Careri (RC), 26 maggio 1877 |
LUOGO E DATA DI MORTE | Roma, 25 maggio 1958 |
OPERE | Le malattie tropicali a Bovalino Sulla presenza di Leishmanie nel liquido cefalo-rachidiano di un bambino affetto da Kala-azar Il volto di Michelangelo scoperto nel Giudizio Finale. Un dramma psicologico in un ritratto simbolico Ut videntes non videant |
BIBLIOGRAFIA | Focà A., Storia di un eminente medico calabrese, Francesco La Cava, Bollettino dell’Ordine dei Medici Chirurghi di Reggio Calabria, 2012 Gallo F., I Grandi Medici calabresi da Alcmeone a Dulbecco, Cosenza 2013 Pileggi A., Francesco La Cava, medico ed umanista reggino del primo Novecento, Lamezia Terme 2007 |
BIOGRAFIA
Medico condotto a Bovalino, scienziato, umanista ed esegeta.
Fu affidato alle cure dello zio Rocco La Cava, arciprete di Careri, che lo inviò al Seminario Vescovile di Gerace per consentirne l’istruzione.
Frequentò il Liceo Francesco Maurolico di Messina, dove conseguì la maturità classica nel 1895.
Si iscrisse alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Napoli, dove conseguì la laurea nel 1902 con il massimo dei voti.
Nel 1904 divenne medico condotto a Bovalino Marina, dove iniziò le sue ricerche sulle malattie tropicali, fra i quali il lavoro intitolato Le Malattie tropicali a Bovalino, presentato nel 1910 al Congresso di Medicina Interna di Messina, che gli valse la nomina a Libero Docente di Patologia Tropicale.
Alla fine del 1917 fu promosso Maggiore e venne trasferito a Roma come Direttore dell’Ospedale di Riserva Aurelio Saffi.
Fu cultore dell’arte e per primo scoprì che nella pelle di San Bartolomeo, nel Giudizio Universale, Michelangelo raffigurò se stesso.
Scrisse, inoltre, saggi sull’interpretazione teologica di passi di controversa lettura delle Scritture e affrontò il problema della morte di Gesù Cristo.