Piria Raffaele

Piria Raffaele

NOME PIRIA RAFFAELE
PERIODO XIX secolo d.C.
LUOGO E DATA DI NASCITA Scilla, 20 agosto 1814
LUOGO E DATA DI MORTE Torino, 18 luglio 1865
OPERE 1838
– Sur la composition de la salicine et sur quelques-unes de ses réactions
– Sur des noveaux extraits de la salicine
– Recherches de chimie organique sur la salicine et les produits qui en derivent
1841
– Ricerche sui fumaioli dei dintorni di Napoli
– Osservazioni a proposito di una memoria di G. J. Mulder sull’acido nitrobenzoico
– Esame critico dei mezzi usati in farmacia per iscovrire la presenza del sublimato del mercurio dolce e depurarlo
– Cenni sulla fabbricazione delle candele steariche
– Sulla nitrosalicide e sull’acido carbazotico
1842
– Cinquième Mémoire sur les types chimiques
1843
– Osservazioni sopra la salicina
– Nouvelles recherchers sur la salicine
– Dei cambiamenti chimici di alcune materie organiche in seno de’ corpi organizzati
1844
– Sull’accrescimento delle piante seminate nella sabbia silicea e sulla azione elettiva onde le loro radici assorbono certi principi inorganici del terreno
– Sopra alcuni prodotti organici ottenuti dalla salicina
1845
– Trattato di Chimica Inorganica
– Rapporto della Commissione scelta tra i membri della Sezione di Chimica e Fisica relativamente alle nuove esperienze sull’ozono
– Memoria sulla costituzione molecolare dell’asparagine e dell’acido aspartico
– Comunicazione sulla trasformazione della salicina
– Osservazioni sul ferro nel sangue
– Osservazioni sulla sinaptasia in diverse sostanze
1846
– Ricerche chimiche sulla salicina
1847
– Analisi dei semi dell’Araucaria ridolfiana
1850
– Sopra alcuni nuovi prodotti ottenuti dall’azione del solfito d’ammoniaca sulla nitronaftalina
1852
– Recherchers sur la populine
Ueber das Populin
Notiz Uber das Tyrosin
1855
– Ueber Salicylsaure
– Sulla costituzione chimica dei salicilati
– Nota sull’azione dell’acido nitrico sulla salicina
– Sulla Populina
– Ueber die Umwandlung organischen Sauren in die entsprechenden Aldeyde
– Sulla branchite, nuovo minerale
– Sulla preparazione dell’acido solforico anidro
– Sull’azione del calore sull’ossalato d’anilina
– Circa un metodo generale per “convertire” degli acidi monobasici nelle rispettive aldeidi
1856
– Sulla trasformazione di alcuni acidi nelle aldeidi corrispondenti
– Considerazioni intorno la memoria di Buckton ed Hoffman sull’azione dell’acido solforico sui nitrili e sulle ammidi
1857
– Descrizione di un nuovo apparecchio per fare le analisi delle sostanze organiche
1865
– Due Lezioni sulle fermentazione dette nei giorni 4 e 11 del mese di aprile 1864 nell’Anfiteatro di chimica della Università di Torino
– Lezioni elementari di Chimica organica
BIBLIOGRAFIA Aliquò Lenzi L., Aliquò Taverriti F.,  Gli scrittori Calabresi, dizionario bio-bibliografico, Reggio Calabria 1955
Asimov I., Breve storia della chimica – introduzione alle idee della chimica, Bologna 1989
Canizzaro S., Sulla vita e sulle opere di Raffaele Piria, Torino 1883
Ciccone M.A., Raffaele Piria, Reggio Calabria 1997
Cossa A., Notizie sulla vita e sulle opere di Raffaele Piria, Torino 1884
Covello M., Raffaele Piria, Almanacco calabrese, Reggio Calabria 1967
Focà A., Cardone F., Raffaele Piria, Medico Chimico Patriota, Innovatore della Chimica in Italia, Reggio Calabria 2003
Gallo F., I Grandi Medici calabresi da Alcmeone a Dulbecco, Cosenza 2013
Macrì P., Raffaele Piria, Foligno 1912
Marotta D., Raffaele Piria, Lavori scientifici e scritti vari, Roma 1932
Minasi G., Notizie storiche della Città di Scilla, Napoli 1889
Paoloni L., Raffaele Piria, Appunti sull’industria chimica – Dai viaggi in Inghilterra del 1851 e del 1852, Palermo 1995
Pazzini A., La Calabria nella storia della medicina, Roma 1952
Placanica A., Storia della Calabria moderna e contemporanea, Roma 1992
Zito F., Raffaele Piria e la sua opera, Bari 1917

BIOGRAFIA

Raffaele Piria nasce a Scilla in provincia di Reggio Calabria il 20 agosto 1814 da Luigi ed Angela Tortiglione. La conferma è fornita da Pietro Macrì con la pubblicazione dell’atto di nascita riportato nel foglio 28, n. 284 del registro dei nati nel Comune di Scilla dell’anno 1814.
La perdita del padre, nel 1820, porta Raffaele, ancora in tenera età, ad avere come tutori prima lo zio Rocco Minasi e poi lo zio paterno Raffaele, che lo accoglie nella sua casa a Palmi e lo avvia agli studi presso il Real Collegio nella vicina Reggio.
Nel novembre 1829 viene condotto dallo zio Raffaele a Napoli ed iscritto presso il Real Collegio Medico per intraprendere gli studi in medicina.
Nel 1834 consegue la laurea in medicina e chirurgia.
Piria manifesta grandissima motivazione ed interesse per la chimica ed una notevole inclinazione all’insegnamento, tanto che Francesco Lancillotti, docente di questa disciplina presso il Collegio Medico-Chirurgico di Napoli, intravedendo in lui le doti del ricercatore, lo sceglie come collaboratore e per la preparazione delle lezioni.
Nel maggio 1837 raggiunge Parigi per mettersi in contatto con i più celebri chimici d’Europa. Nel periodo parigino ha l’opportunità di conoscere e di proporsi a dei grandi ricercatori come Jean Baptiste Dumas, A. Jussieu, J. Gay-Lussac, Elie de Beaumont, Louis Thénard, Malaguti, e tanti altri che rappresentano la punta avanzata della chimica e della fisica europea. Frequenta con assiduità le sedute dell’Accademia delle Scienze dove si radunano i maggiori scienziati dell’epoca.
Secondo Alfonso Cossa, Piria incontra a Parigi per la prima volta Carlo Matteucci con il quale resterà legato da un profondo sentimento di amicizia e stima fino alla sua morte.
Dumas riconoscendogli doti di attento sperimentatore e fine teorico lo invita a collaborare ad alcune delle più impegnative ricerche di chimica organica: scoprono l’acido cloracetico e completano numerose altre osservazioni delle quali danno notizia sulla stessa rivista scientifica.
Nel laboratorio di Dumas, Piria inizia le ricerche sulla salicina , un composto abbandonato dai chimici per le difficoltà operative e perché ritenuto scientificamente poco produttivo.
Alla fine del 1839 torna a Napoli dove si dedica inizialmente all’insegnamento tentando, con l’aiuto di Macedonio Melloni l’istituzione di una scuola privata di chimica e di scienze sperimentali, ma l’impresa non ha successo perché osteggiata dagli insegnanti “ufficiali”.
Nel 1840 studia, su sollecitazione di Melloni, le fumarole vesuviane.
Nel 1841 fonda con Arcangelo Scacchi un periodico scientifico Antologia di scienze naturali realizzata in un unico volume dove sono pubblicati alcuni suoi lavori
Arago con lettera del 30 aprile 1841 gli chiede, a nome dell’Accademia delle Scienze di Parigi, di eseguire una serie di analisi dell’aria atmosferica secondo un protocollo fornito dallo stesso Dumas, ma Piria si trasferisce a Pisa, dove ottiene la cattedra di Chimica.
Il 2 novembre 1841 Raffaele Piria sposa Eloisa Cosenz’ , sua cugina.
A Pisa, Raffaele prosegue gli esperimenti sulla salicina, già iniziati a Parigi e, nel 1846, rende noti i risultati pubblicando una memoria sugli Annali delle Università Toscane.
Nel 1844 hanno inizio i lavori sull’asparagina, ottenendo brillanti ed originali risultati circa la sua produzione, la costituzione chimica, i suoi derivati.
Nel dicembre 1845 Piria viene ammesso, quale Socio corrispondente, all’Accademia delle Scienze di Torino nella classe Scienze fisiche, matematiche e naturali.
Durante la settima Riunione degli Scienziati Italiani che si svolge a Napoli dal 20 settembre al 5 ottobre 1845, Piria è vicepresidente della Sezione Chimica. Qui conosce Stanislao Cannizzaro il quale, dopo un colloquio, è arruolato da Piria come preparatore straordinario presso il laboratorio di Pisa.
Nella sessione del 4 febbraio 1849 Raffaele Piria viene incluso tra i Soci dell’Accademia Pontificia dei nuovi Lincei e nel 1852 nella Société Philomathique di Parigi.
Sempre nel 1849 viene istituito il Battaglione Universitario Pisano, del quale Piria fa parte.
Il I aprile il Ministero dell’Interno invia una lettera a Mossotti con la quale ringrazia il Battaglione Universitario per l’azione svolta e invita tutti a far ritorno alle famiglie e soprattutto a non perdere l’anno di studi e Raffaele Piria, capitano, lascia il Battaglione Universitario il 9 maggio durante la sosta a Castellucchio per fare ritorno a Pisa e riprendere gli studi; pertanto non partecipa alla battaglia di Curtatone il 29 maggio.
Il 5 maggio dello stesso anno si trasferisce a Firenze.
Con Decreto Reale del 20 novembre 1859 Raffaele Piria è insignito dell’Ordine dei Savoia per meriti civili. Il 4 giugno 1851 è accolto tra i Soci dell’Accademia delle Scienze di Bologna.
Il 15 giugno 1855 Piria, in collaborazione con Antonio Targioni-Tozzetti e Gioacchino Taddei, redige la relazione finale sui risultati delle analisi chimiche eseguite sulle acque minerali di Montecatini in Valdinievole.
Nell’estate del 1851 Raffaele Piria, accompagnato da Cesare Bertagnini, intraprende un viaggio di studi e di incontri con i luminari della chimica dell’epoca, attraversando l’Europa e con meta Londra dove si tiene l’Esposizione Universale.
Nel 1855 insieme a Matteucci realizzano il periodico Il Nuovo Cimento.
Nello stesso anno, Giovanni Lanza, Ministro della Pubblica Istruzione del Regno, vuole Raffaele Piria a Torino per conferire un impulso innovatore alla chimica presso l’Università. Nel 1856 viene ammesso alla Chemical Society di Londra e nel 1858 alla Gesellschaft fur Mineralogie di Jena.
Con Regio Decreto del 12 dicembre 1858 Piria è nominato Direttore del laboratorio di Chimica Organica ed Inorganica e nel 1860 è nominato Socio onorario dell’Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Modena.
Accogliendo le sollecitazioni di Cavour si reca a Napoli dove nel 1859 assume l’incarico di Membro ordinario del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.
Con Decreto Dittatoriale del 17 ottobre 1860, è chiamato a ricoprire la carica di Direttore tecnico della monetazione e dal 9 novembre fino al 31 dicembre dello stesso anno ricopre la carica di Ministro della Pubblica Istruzione nel Governo presieduto da Luigi Carlo Farini.
Il 13 aprile 1861 Piria è nominato Professore Onorario della Regia Università di Napoli.
Alle elezioni del 27 gennaio 1861 Raffaele Piria fu eletto deputato nel collegio di Palmi.
Il 15 maggio 1862 Piria è nominato Senatore.
Il Ministro della Pubblica Istruzione Carlo Matteucci, grande estimatore ed amico personale di Raffaele, il 12 aprile 1862 concede a Piria il permesso per il viaggio a Londra e dispone la sua sostituzione temporanea per la didattica, durante I impegno a Londra, con il prof. Francesco Chiapperò.
L’Italia apre una sede a Londra, la Royal Italian Commission, International Exibition of 1862 dove Piria ha un ufficio, come gli altri Commissari, dal maggio 1862.
I disagi e le fatiche cui Piria si sottopone aggravano il suo precario stato di salute e, pertanto, Moleschott, medico di fiducia, gli consiglia il trasferimento da Torino.
Raffaele Piria dopo cinque giorni di agonia muore a Torino il 18 luglio 1865 alle ore 8.15 confortato dalla moglie Eloisa Cosenz, compagna per 23 anni, e circondato dagli amici Filippo De Filippi, Carlo Matteucci, Jacopo Moleschott, Antonio Rossi e dal cognato, il generale Enrico Cosenz.
Matteucci, in procinto di lasciare Torino, viene a conoscenza dell’aggravarsi delle condizioni dell’amico Raffaele e rinuncia immediatamente alla partenza.
Lo stesso mese della morte di Piria, Matteucci, De Filippi, G. Govi, A. Rossi e Michele Peyrone firmano e diffondono un manifesto per la raccolta di fondi per erigere un monumento al grande chimico, che fu sepolto nel recinto degli Uomini Illustri del cimitero di Napoli, dove nel 1867 la moglie depone una lapide.